Il 2 luglio 2015, l’Università della Montagna, in collaborazione con l’Intergruppo Parlamentare per lo Sviluppo della Montagna, ha presentato alla Camera dei Deputati la sua attività in corso per la creazione di un “hub culturale” per le montagne.
Presenti insieme ad Unimont il network convezionato delle Università italiane, tre delle maggiori Fondazioni italiane che investono su Alpi e Appennini (Cariplo, Compagnia di San Paolo e Garrone) e Federazioni come Federbim e UNCEM che rappresentano tutti i Comuni italiani di montagna.
L’incontro – che ha visto la presenza di oltre 100 partecipanti tra università, istituzioni, enti e stakeholders – ha messo in luce la potenzialità delle “terre alte”, nell’ottica innovativa proposta da Unimont e dall’Intergruppo Parlamentare che va dall’azione diretta e dal presidio dei territori ad una dimensione nazionale ed internazionale delle montagne.
L’On. Borghi da sempre impegnato per la difesa e la valorizzazione dei territori montani ha sottolineato come la formazione di alto livello e la ricerca applicata proposte da Unimont e dal suo network costituiscano un tassello fondamentale per l’avvio di imprese innovative capaci di innescare processi virtuosi.
Unimont ha illustrato i risultati di sedici anni di lavoro, di cui gli ultimi quattro come Centro d’eccellenza dell’Università di Milano per gli studi applicati e la gestione sostenibile e la difesa della montagna – GeSDiMont, in attuazione dell’Accordo di Programma MIUR (Prot. n.1923 del 05/08/2011). Al centro dei corsi di laurea e post-laurea, dei progetti di ricerca e sviluppo, dei numerosissimi eventi nazionali ed internazionali, un’idea semplice: la montagna non è marginalità, ma un contesto ricco di risorse ad alto potenziale. Fondamentale sviluppare modelli che si basino sulle specificità e che le diverse realtà politiche, economiche, sociali e scientifiche facciano sistema per supportare una governance consapevole ed inclusiva per le montagne. La sfida è quella di fotografare la situazione reale e progettare un cambiamento per la crescita a partire da tematiche quali i giovani e l’impresa in montagna, la gestione della filiera bosco-legno e della frammentazione del fondo.
Unimont lavora quotidianamente perchè la rete che abilita il dialogo ed il confronto cresca, siglando convenzioni come quella con le tre province interamente montane in Regioni non autonome di Belluno, Sondrio e Verbano Cusio Ossola (riconosciute come aree a cui assegnare funzioni fondamentali dalla Legge Delrio n.56 del 7 aprile 2014) e abilitando piattaforme per lo scambio di conoscenza come il portale web, l’aula virtuale per l’apprendimento e l’insegnamento a distanza, i tavoli di lavoro tematici e la rete di antenne che trasmettono in streaming ed in forma gratuita contenuti scientifici e divulgativi per le montagne.
“La marginalizzazione è frutto prima di tutto di un abbandono culturale – sostiene Anna Giorgi, Direttrice di GeSDiMont -, l’obiettivo è dunque quello di trasformare la grande rete costruita fino ad oggi in un HUB CULTURALE per le montagne connesso con il contesto europeo e internazionale”.
Scarica le presentazioni dei relatori.
Thomas Egger, SAB – SvizzeraAG_Unimont
“Berggebietspolitik für Italien” [IT]
Anna Giorgi, Unimont
“L’Università della Montagna: da un decentramento ad una dimensione nazionale e internazionale attraverso l’accordo di programma MIUR per l’affermazione in Edolo del Centro di Eccellenza UNIMONT“