Nell’ambito del corso di perfezionamento post-laurea “Documentazione e gestione degli insediamenti storici minori” organizzato dal Dipartimento DIDA della Facoltà di Architettura di Firenze (A.A. 2013/14) e dall’accordo di programma biennale stipulato dall’Università con il Comune di Valbrevenna e il Parco dell’Antola, nasce la proposta progettuale “Riabitare paesaggi: la Valbrevenna nell’Appennino Ligure”.
La proposta mira alla rivitalizzazione della Valbrevenna attraverso la definizione di un processo di sviluppo e valorizzazione del patrimonio paesaggistico, storico e architettonico: un processo in grado di contrastare i fenomeni di spopolamento, la soppressione dei servizi essenziali alla popolazione residente, l’abbandono dell’attività agricola e produttiva, il declino delle infrastrutture realizzate dall’uomo nei secoli (mulattiere, terrazzamenti, edifici rurali, aree boschive organizzate, ecc.) ed i conseguenti fenomeni di dissesto idrogeologico.
Il progetto prevede la ridefinizione di un anello escursionistico di mezzacosta, sulla base della rete delle mulattiere storiche (unica via di comunicazione ancora fino al dopoguerra), che colleghi i punti di interesse storico-culturali, architettonici e paesaggistici diffusi lungo tutta la valle, declinato in differenti ambiti tematici.
L’itinerario si costituirà come motore per lo sviluppo di forme innovative di imprenditorialità legate allo sfruttamento agricolo dei luoghi a fine turistico-ricreativo.
Solo la riproposizione del sistema casa/bottega/territorio come principale forma di reddito – in presenza di auspicabili azioni di semplificazione amministrativa e fiscale da parte della Regione – consentirà il ritorno ad una residenzialità stanziale con evidenti ricadute positive sul territorio.
Ad una prima fase di ripristino ed integrazione della rete escursionistica, dovrebbe seguire una seconda che avrà come obbiettivo il recupero di altri elementi di interesse culturale sul territorio.
L’elaborazione di questo progetto potrà rappresentare un valido strumento per l’accesso ai fondi di diversa provenienza (Comunità Europea 2014-2020, Regione Liguria, GAL, altri).