27 Aprile 2018

Cambiamenti climatici e resilienza delle zone montane dell’Appennino

La Società Italiana di Pedologia (SIPe), in  collaborazione con la Società Italiana della Scienza del Suolo (SISS), le Università di Bologna e di Modena Reggio Emilia, il CNR-ISAC e l’Ente Parchi Emilia Centrale, organizza dal 18-22 giugno 2018 a Sestola – Monte Cimone, il corso estivo “Cambiamenti climatici e resilienza delle zone montane dell’Appennino“.

I cambiamenti climatici in atto prevedono forti impatti ambientali in molteplici settori socio-economici della montagna e nei sistemi naturali. Specifiche strategie e misure di adattamento per le aree montane, volte a ridurre la loro vulnerabilità e ad aumentare la loro resilienza di fronte alle implicazioni che ne derivano, sono di fondamentale importanza per favorire l’adattamento di questi ambienti a queste sfide.

Le zone montane di alta quota sono considerate le aree a maggior rischio di perdita di biodiversità: Alpi e Appennini saranno zone estremamente vulnerabili in futuro con una perdita di specie vegetali stimata, entro il 2100, di circa il 60%. Il più grande potenziale sinergico tra adattamento e mitigazione sembra insistere su alcuni settori chiave in particolare l’agricoltura e la selvicoltura, caratterizzate da una forte degradazione dei suoli.

L’impatto dei cambiamenti climatici sulle foreste si sta traducendo in alterazione dei tassi di crescita e della produttività, cambiamenti nella composizione delle specie presenti con conseguenza di perdita della biodiversità, aumento di rischio di incendi, alterazione ciclo dell’acqua, del carbonio e dei cicli bio-geochimici del suolo.

Obiettivi delle Scuola Estiva «Cambiamenti climatici e resilienza delle zone montane appenniniche»:

  • studio delle specie botaniche delle praterie di alta quota in relazione alla formazione ed evoluzione dei suoli, in collaborazione con UNIMORE,
  • gestione dei boschi, affrontata in collaborazione con L’ENTE PARCO EMILIA CENTRALE,
  • studio dei profili di suoli dei diversi ecosistemi in collaborazione tra UNIBO, UNIVPM, UNIPG aprendo profili e descrivendoli secondo le norme internazionali,
  • composizione dell’atmosfera, in collaborazione con ISAC-CNR (BO), con visita all’Osservatorio climatico «O. Vittori» (2165 m), che rappresenta una piattaforma strategica per il Sud Europa ed il Mediterraneo,
  • resilienza delle aree montane attraverso lo studi o delle misure dei piani del PSR per le piccole imprese agricole, zootecniche e di filiera che ancora operano sul territorio in maniera sostenibile e biologica, rendendolo ancora ricco di innovazione e tradizione.

La prova finale per il riconoscimento dei tre crediti consisterà nella descrizione geologicavegetazionale dei siti di indagine e di quella particolareggiata di un profilo pedologico da parte di ogni partecipante.

LOCANDINA

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ACCESSO:

La Scuola Estiva è aperta a Laureati, Studenti Magistrali, Dottorandi, Assegnisti. La quota di iscrizione è di 250 euro e comprende vitto e alloggio presso l’Albergo TIROLO (Sestola), materiale didattico e spostamenti in pullman. Il numero massimo di partecipanti previsto è di 25. Ogni Corso di Studi delle Università convenzionate erogherà il riconoscimento di 3 CFU.

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CONTATTI:

Referente: Livia Vittori
Contatto: livia.vittori@unibo.it
Sito Web: http://www.siagr.it/index.php/it/2013-02-05-10-09-08/attivita-formative/438-scuola-estiva-cambiamenti-climatici-e-resilienza-delle-zone-montane-dell-appennino


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