Con la stipula degli Accordi di Parigi nel 2015, la gestione forestale ha assunto un ruolo chiave per il raggiungimento di un equilibrio tra emissioni e rimozioni di gas serra in atmosfera, da conseguire attraverso sia una riduzione delle emissioni legate alla deforestazione, sia un rafforzamento degli assorbimenti legati alla gestione forestale.
La recente entrata in vigore del nuovo Codice Forestale Nazionale coincide, a livello europeo, con l’approvazione del nuovo regolamento comunitario per l’inclusione del settore forestale negli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra. Tra gli impegni previsti dal nuovo regolamento spiccano la rendicontazione obbligatoria del carbonio stoccato nei prodotti legnosi, e una nuova modalità di calcolo delle emissioni e riduzioni di gas serra imputabili alla gestione forestale, attraverso un livello di riferimento basato sulla definizione delle pratiche gestionali pregresse e future, la cui attuazione è sotto l’esclusiva responsabilità di ciascun paese.
L’attuazione di tale regolamento può rappresentare per l’Italia non solo una sfida ma anche un’opportunità per un ulteriore rilancio dell’intera filiera forestale. A tale scopo è auspicabile una pianificazione di indirizzo dell’utilizzo delle risorse forestali, con innovativi strumenti di analisi capaci di indicare le strategie di integrazione tra funzioni tra loro non solo complementari, quali quella protettiva e di carbo-ritenzione, ma spesso anche competitive, quali la valorizzazione delle risorse legnose e il recupero funzionale delle ampie superfici governate a ceduo presenti nel nostro Paese.