Sabato 21 luglio 2018, Legambiente Valchiavenna Onlus insieme all’Istituto per lo Studio delle Macromolecole (ISMAC) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) sede di Biella, con il patrocinio di UNIMONT – Università della Montagna (Centro d’Eccellenza dell’Università degli Studi di Milano), organizza una dimostrazione per proporre usi agricoli innovativi degli scarti della tosa, quali la pacciamatura e il biofertilizzante ottenuto mediante tecnologie “verdi” a impatto ambientale zero.
Un problema attuale della pastorizia è lo smaltimento della lana di scarto che deriva dalla tosa di pecore da carne o che producono lana non idonea al settore tessile. La tosa è necessaria una/due volte l’anno per ragioni di benessere animale e la lana che ne deriva deve essere smaltita con notevoli spese da parte dei pastori.
Molte volte lo smaltimento viene realizzato con il seppellimento o la combustione, entrambi soluzioni molto impattanti dal punto di vista ambientale. Come nella filiera del legno, è importante trovare soluzioni di economia circolare dell’allevamento ovino per permettere ai pastori di ricavare un guadagno anche dai prodotti di scarto oppure utilizzare in prima persona i prodotti derivanti dalla lana sucida per migliorare i loro pascoli e il territorio.