Nelle Alpi, i fiumi costituiscono sistemi ecologici essenziali ma vulnerabili, sempre più minacciati dalle attività dell’uomo e dal cambiamento climatico. Purtroppo, la tutela ambientale dei fiumi viene spesso percepita come un ostacolo allo sviluppo economico. In questo contesto, l’istituzione di percorsi di pesca a mosca no-kill favorisce la conservazione della natura e della fauna alimentando al contempo un circuito turistico che può assumere una notevole importanza nelle valli alpine. In alternativa all’istituzione di una zona di divieto di pesca, il tratto no kill permette l’attività dei pescatori senza danneggiare l’ittiofauna. Il rilascio dei pesci in età riproduttiva consente inoltre la formazione di un popolamento consistente che funge da ‘polmone’ arricchendo di pesci i tratti a monte ed a valle.
Il No-Kill Monviso nasce all’interno del progetto ITALIAN MOUNTAIN LAB dall’esigenza di tutelare i sistemi fluviali alimentando al contempo una filiera turistica interessata ad approfondire il contatto con la natura e specialmente la conoscenza degli ecosistemi d’acqua corrente. Questa è un’iniziativa senza eguali nel panorama nazionale, in quanto si avvale della collaborazione del Centro per lo Studio dei Fiumi Alpini, struttura nata dalla collaborazione del Parco del Monviso con le tre Università piemontesi (UPO, UNITO e POLITO) con la finalità di promuovere le attività di ricerca, didattica e divulgazione relative alla conoscenza ed alla conservazione dei torrenti e fiumi delle nostre Alpi.
Programma della manifestazione:
Info: retefiumi@gmail.com