17 Settembre 2020

CFC – Climbing For Climate seconda edizione

CFC – Climbing For Climate seconda edizione. Sulle tracce della tempesta Vaia in Valcamonica. Escursione alla conca del Baitone.


Al centro dell’iniziativa la sottoscrizione di un appello alle autorità locali e ai cittadini per la protezione e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale territoriale.

Conca del Baitone, 19 settembre – Nel 2019 l’Università degli Studi di Brescia ha lanciato CLIMBING FOR CLIMATE (CFC) – la salita sul Ghiacciaio dell’Adamello – per sensibilizzare l’opinione pubblica sul gravissimo problema della fusione dei ghiacciai. L’iniziativa del 19 luglio 2019 è stata condivisa nell’ambito della Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile (la RUS, cui aderiscono 78 Atenei) e dal CAI di Brescia.
Sabato 19 settembre è in programma la seconda edizione di CLIMBING FOR CLIMATE, quest’anno organizzata localmente da ciascuna Università aderente, per rispettare le norme di contenimento della pandemia. L’iniziativa, coordinata dalla RUS, ha il patrocinio della direzione nazionale del CAI e coinvolgerà un numero maggiore di sedi, con i loro studenti, personale docente e tecnico-amministrativo.
L’evento bresciano è organizzato dall’Università degli Studi di Brescia – UniBs Sostenibile, in collaborazione con la Sezione di Brescia del Club Alpino Italiano e con il patrocinio del Centro di Ricerca e Documentazione di Ateneo per l’Agenda dello Sviluppo Sostenibile 2030 (CRA2030) e di Students For Sustainability (S4S). Una rappresentanza di tutte le componenti della comunità universitaria, guidata dal Rettore UniBs, prof. Maurizio Tira, svolgerà un’escursione guidata alla conca del Baitone, lungo parte del tratto bresciano del “Sentiero Italia CAI”.

L’appuntamento bresciano è condiviso anche con UNIMONT – Università della Montagna – Polo decentrato a Edolo dell’Università degli Studi di Milano –  e patrocinato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare – MATTM, dal Comitato Glaciologico Italiano – CGI, da Sustainable Development Solutions Network – SDSN ed è inserito nel calendario del Festival dello sviluppo sostenibile promosso dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile – ASviS.

Se in occasione di CFC 2019 si è potuto toccare con mano l’effetto del riscaldamento globale sul ritiro dei ghiacciai, quest’anno l’iniziativa vuole ricordarci come l’effetto serra stia favorendo l’accumulo di energia in atmosfera. Questa energia si libera in eventi meteorologici estremi come accadde il 29 ottobre 2018 durante la tempesta Vaia. I venti nelle Alpi orientali e fino alla Valle Camonica raggiunsero velocità massime che sfiorarono i 200 km/ora, causando i maggiori danni al patrimonio forestale di cui si abbia memoria nell’ultimo secolo (41000 ettari di foreste danneggiate e 8 milioni di metri cubi di legname abbattuto nel Nord-Est, fino alla Valle Camonica).

 

Trentino Alto Adige, Lavazè, foresta verticale dopo il passaggio del ciclone Vaia il 29 ottobre 2018

La visita alle dighe del Baitone e del Miller assume anche il significato di valorizzare il ruolo ricoperto dalle energie rinnovabili, come quella idroelettrica, nel contrastare il riscaldamento globale. Ogni metro cubo d’acqua accumulato nei due bacini, trasportato nel complesso sistema idroelettrico realizzato a partire dagli anni ’20 dello scorso secolo, e poi ‘turbinato’ nella centrale di S. Fiorano riduce il consumo di carbone o petrolio per generare energia.

La diga del Lago Baitone realizzata nel 1927-1930 in blocchi di tonalite

La diga del Lago Miller, realizzata nel 1925-1926 in blocchi di tonalite

La seconda edizione di CFC-RUS, diffusa e decentrata su tutto il territorio nazionale, intende promuovere i temi dell’Agenda 2030 sui 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – Sustainable Development Goals (SDGs), attraverso la conoscenza dei territori e la mobilità attiva. L’iniziativa ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica locale e nazionale in particolare su:

  • Promozione del turismo sostenibile (SDG 8)
  • Inclusione sociale ed economica di chi vive in aree periferiche (SDG 10)
  • Città e comunità sostenibili (SDG 11)
  • Lotta al cambiamento climatico (SDG 13)
  • Promozione della vita sulla terra (SDG 15)

A conclusione della giornata verrà sottoscritto un appello alle autorità locali e ai cittadini per la protezione e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale territoriale.

Programma escursione

Gruppo 1 Expert (per i più appassionati e allenati)

7:00 Ritrovo in località Put del Guat (m 1528) (raggiungibile da Zazza o Rino di Sonico)

7:10 Partenza per il lago Baitone (m 2281 – ore 2:00 – 750m di dislivello)

9:15 Salita al rif. Tonolini (m2467 – Ore 0:30 dislivello 170m) per la sponda nord-occidentale del lago Baitone.

10:00 Presentazione al Rifugio Tonolini: La conca del Baitone, le sue cime e i suoi laghi. (Relatore: Renato Veronesi)

10:15 Partenza per il rif. Gnutti (m 2166) per la sponda orientale del lago Baitone e attraverso il passo del gatto (ore 1:15 circa con 300m di dislivello in discesa e 50m in salita).

Gruppo 2 Easy (percorso ridotto)

7:45 Ritrovo in località Put del Guat (m 1528) (raggiungibile da Zazza o Rino di Sonico)

8:00 Partenza per il lago Baitone (m 2281 – ore 2:00 – 750m di dislivello)

Programma comune

10:15 Partenza per il rifugio Gnutti (m 2166 attraverso il passo del gatto – 1h circa con 150m di dislivello in discesa e 50m in salita)

12:00 Rif. Gnutti Seminario 1: L’impianto di fitodepurazione (Relatori D. Furlanetto, Stentella /UniMont)

12:30 Rif. Gnutti Seminario 2: Le dighe del Baitone e del Miller (Relatore Prof. R. Ranzi)

13:00 Pranzo

14:00 Partenza per il rientro al Put del Guat (m 1528) 1h 30 min

16:00 Ritrovo presso il rifugio “Malga Premassone”

16:15 Conferenza stampa per la firma dell’appello

16:30 Malga Premassone Seminario 3: “Tempesta Vaia: cause ed effetti” (Relatori G.B. Sangalli, Vacchiano /UniMont)

17:00 Termine dei lavori – Rinfresco


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