Martedì 25 e mercoledì 26 ottobre si terranno i primi incontri della nuova edizione di racCONTA LA MONTAGNA, l’iniziativa dedicata alla saggistica e alla narrativa di montagna che il polo UNIMONT-Università degli Studi di Milano organizza da sei anni con l’obiettivo di raccontare i territori montani, attraverso le voci di autorevoli scrittori durante un dialogo con studenti e appassionati di montagna.
«Inizia un nuovo anno, il sesto, di racCONTA LA MONTAGNA che speriamo sia l’inizio anche di un secondo quinquennio di libri e di lettori appassionati. Il programma conferma come lo scorso anno, in apertura di Rassegna, un autore scomparso ma che vive nei nostri cuori di lettori, di uomini di montagna e di amanti della natura. Mario Rigoni Stern per molti è stato l’incontro con la bellezza, per altri la comprensione del legame con la propria terra, per altri ancora la condanna della guerra e dell’internamento nei lager nazisti. Credo per tutti sia e resterà una scrittura che parla dei valori fondanti dell’umanità e della convivenza tra gli uomini e di essi con il nostro pianeta. In suo onore abbiamo preparato un programma di parole e di immagini. Le parole di persone che lo hanno conosciuto e apprezzato e di immagini che ce lo restituiscono nell’ambiente del suo amato Altipiano di Asiago. Volevamo da tempo accompagnare le pagine di parole con le immagini della fotografia e dei film. Lo facciamo in apertura per ricordare Mario Rigoni Stern ma anche successivamente durante l’anno con alcune sorprese ancora in elaborazione e che saranno comunicate a breve.», annuncia l’Arch. Claudio Gasparotti, coordinatore dell’iniziativa racCONTA LA MONTAGNA, in vista dei due giorni inaugurali della rassegna.
Quest’anno racCONTA LA MONTAGNA si aprirà martedì 25 ottobre alle ore 18.00, con la lectio magistralis di Marco Albino Ferrari sul libro “Arboreto Salvatico” di Mario Rigoni Stern; a seguire mercoledì 26 ottobre alle ore 20.00 presso il Cinema Teatro S. G. Bosco di Edolo (BS) ci sarà una tavola rotonda con Loïc Seron, Giuseppe Mendicino e Marco Albino Ferrari dal titolo “La vita, le opere e il territorio di Mario Rigoni Stern”.
«Il resto del programma prevede in novembre una storia molto interessante ambientata in un paese di montagna sospesa tra il mondo di ieri, abitato da nobili famiglie, e quello di oggi indifferente ai casati e alle dinastie. A raccontarla è Matteo Melchiorre nostro ospite con la “Via di Schener” nella prima rassegna del 2018. Seguono due appuntamenti nei quali ospitiamo autori importanti e famosi che per la prima volta scrivono storie di alberi: Antonio Pascale, recente finalista al premio Campiello, e Gian Luca Favetto raccontano tanti alberi depositari di simboli millenari, essenziali guide degli uomini di ieri e vogliamo possano esserlo, non solo per gli alunni di UNIMONT (da quest’anno completatasi con il corso magistrale) che di loro sono gli studiosi, ma anche per tutti noi che ogni giorno godiamo del loro respiro.», prosegue l’Arch. Gasparotti.
«Nell’estate siccitosa appena trascorsa abbiamo potuto vedere intorno a noi cosa significa avere un inverno senza neve. In marzo del prossimo anno con l’opera del prof. Alberto Grandi, già docente di Storia dell’alimentazione, percorriamo “L’incredibile storia della neve e della sua scomparsa”, pagine per comprendere come il freddo, per la conservazione del cibo, abbia avuto fin dall’antichità una importanza strategica e vitale. “La montagna di fuoco” di Leonardo Caffo ci porta al sud in un monte che oltre a non essere Alpi non è nemmeno Appennino Una montagna decisamente speciale sia per collocazione che per la conformazione fisica, ma anche, si può senza dubbio dire, per la sua presenza decisamente viva. Una Lunga lettera del filosofo catanese alla montagna madre che modella il paesaggio di quella parte di Sicilia e dà una impronta allo spirito degli uomini che sulle sue pendici abitano – aggiunge l’Arch. Gasparotti – Chiude la rassegna nel mese di maggio, il libro di Irene Borgna “Cieli neri” che ci parla dei cieli un tempo passati a rimirar le stelle. Gli stessi che oggi, sono decisamente più bui da quando abbiamo acceso troppa luce sulla terra. Forse l’inverno prossimo venturo sapremo, anche per le necessità energetiche incombenti, rivedere con maggiore evidenza i cieli stellati?»
La Professoressa Anna Giorgi, Responsabile del Polo UNIMONT – Presidente dei Corsi di Laurea triennale e magistrale in Valorizzazione e Tutela dell’Ambiente e del Territorio Montano, aggiunge: «La rassegna letteraria racCONTA LA MONTAGNA sottolinea l’approccio trasversale e multidisciplinare proposto da UNIMONT nel promuovere e valorizzare i territori montani. Da quest’anno gli incontri saranno nuovamente fruibili nella duplice modalità in presenza e da remoto; al termine di ogni presentazione, grazie alla collaborazione con le aziende sponsor del territorio, sarà offerta una degustazione dei prodotti tipici della Valle Camonica.»
Il calendario di racCONTA LA MONTAGNA prevede 8 incontri che si svolgeranno mensilmente da ottobre a maggio, durante i quali verranno presentate delle opere letterarie legate da un unico filo conduttore: l’ambiente montano come luogo in cui esprimere sé stessi, i propri pensieri ed emozioni, rivalutare i propri limiti e meditare.
Tutti gli incontri sono aperti al pubblico a partecipazione gratuita in presenza e online con richiesta di registrazione.