Lo scorso 1 ottobre è stata approvata a Palazzo Lombardia la Carta di Milano per la Montagna. Il documento, sottoscritto dai principali Enti impegnati per lo sviluppo delle aree montane riconosce le unicità, le consapevolezze e gli impegni delle “..donne e uomini, Cittadini di questo pianeta” con riferimento ai territori montani.
I territori montani vantano un’incredibile biodiversità. Sono luoghi ricchissimi di risorse culturali in primo luogo, ma anche agro-rurali; si pensi per esempio ai laboriosi metodi di produzione di alimenti tradizionali generati dalla profonda relazione tra uomo e ambiente.
La montagna sfortunatamente deve spesso scontrarsi o peggio rassegnarsi ad una condizione di marginalità, dovendo far fronte ad un modello di sviluppo che valorizza i contesti socio-culturali delle aree urbane e metropolitane.
Le popolazioni dei territori montani richiedono quindi l’implementazione di politiche adeguate per favorire e sostenere l’agricoltura, le produzioni tipiche e artigianali basati sulle conoscenze locali e tradizionali delle montagne. Alla montagna viene riconosciuta l’importanza del patrimonio di risorse naturali, culturali, paesaggistiche, idriche e forestali che devono essere gestite e mantenute in maniera compatibile con l’ambiente e nell’interesse generale, in modo da generare qualità e unicità dei prodotti, ma anche un’economia più equa. La montagna necessita di nuove conoscenze e strumenti che mirino alla sostenibilità di prodotto e processo che siano in grado di generare ricadute positive per le comunità locali.
L’impegno della Carta di Milano per la Montagna è quindi quello di:
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