Secondo il rapporto “Mapping the vulnerability of mountain peoples to food insecurity “, – pubblicato venerdì 11 dicembre 2015 dalla FAO e dalla Mountain Partnership in occasione della Giornata internazionale della Montagna – il numero di persone che soffrono d’insicurezza alimentare nelle regioni montane dei paesi in via di sviluppo è aumentato del 30% tra il 2000 e il 2012.
Ciò significa che una persona su tre che vive in zone montane nei paesi in via di sviluppo – sia urbane che rurali – deve fare i conti con fame e malnutrizione, rispetto alla percentuale di una persona su nove a livello mondiale.
L’aumento della fame non è l’unica sfida che devono affrontare le popolazioni montane. Il 90% di loro vive nei paesi in via di sviluppo, dove la maggior dipende da un’agricoltura di sussistenza, lavorando in ecosistemi fragili che risentono molto del cambiamento climatico.
Secondo la FAO, sono necessari un forte impegno politico ed interventi efficaci per invertire questa tendenza. Per le popolazioni montane il fattore chiave è una crescita inclusiva, che promuova l’accesso di tutti al cibo, ai beni e alle risorse, in particolare per le persone povere e per le donne, in modo che possano sviluppare le proprie potenzialità.