La perdita di agro-biodiversità vegetale è un problema globale con ripercussioni sia sull’uomo che sugli (agro) ecosistemi. La regione Lombardia, per esempio, ha perso il 78% delle cultivar erbacee tradizionali negli ultimi 70-80 anni, le varietà antiche vengono conservate e coltivate per lo più da coltivatori hobbisti e solo l’11% è stato studiato, mentre solo il 12.5% sono protette perché iscritte al Registro Europeo delle Varietà da Conservazione. A testimonianza della loro unicità e valore, il gruppo di ricerca UNIMONT porta come esempio la caratterizzazione nutrizionale di quattro varietà di mais lombardi poco conosciuti.