A cura dell’arch. Susanne Stacher
In contemporanea alla mostra “Alpi Architettura Turismo” ha luogo a Merano Arte “Alpi, luoghi da sogno” 22 proiezioni e progetti utopici nelle Alpi.
A partire dalla “scoperta delle Alpi” avvenuta nel XVII secolo, passando per il processo della loro conquista ad opera della civilizzazione urbana, il rapporto tra uomo e natura ha subito un sostanziale mutamento. Da un sentimento originario di rispetto e ammirazione nei confronti della maestosità delle montagne (il “sublime”) si è rapidamente passati allo sfruttamento sfrenato da parte turismo alpino di massa e alla commercializzazione sconfinata della loro immagine. Ciò sotto forma di vedute e immagini d’intrattenimento da esibire a esposizioni universali o a parchi divertimento come Dreamland a Coney Island, New York. L’architettura è specchio di questo cambiamento. La mostra Alpi, luoghi da sogno – proiezioni e progetti utopici presenta 22 progetti esemplari di architettura alpina degli ultimi 100 anni. Alcuni di essi sono stati realizzati, altri invece sono idee rimaste sulla carta. Molti assumono per la prima volta una forma tridimensionale che talora si basa unicamente sulla libera interpretazione dei disegni degli architetti.
La selezione dei progetti utopici e visionari esposti è variegata: comprende tra l’altro la colonia naturista del Monte Verità (1900 circa), progetti di sanatori, alberghi e stazioni di funivia ideati da Henry Jacques Le Même, Adolf Loos, Franz Baumann, Gio Ponti, Charlotte Perriand con Jean Prouvé, e il bivacco progettato da Ross Lovegrove (2009).
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