30 Settembre 2024

‘Obiettivi sul clima’: scopri le 13 foto selezionate dalla giuria

Il concorso fotografico ‘Obiettivi sul clima: Immagini dell’adattamento al cambiamento climatico in Montagna’promosso da UNIMONT, polo alpino della Statale di Milano, realizzato in collaborazione con l’Istituto d’Istruzione Superiore Meneghini di Edolo, l’Associazione Val.Te.Mo. e il Museo delle Scienze di Trento – Muse, aveva l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione rispetto a questo tema e a mettere in luce le strategie di adattamento naturali e umane che si possono attuare al riguardo.

Hanno partecipato a questa prima edizione 65 fotografi da numerose regioni italiane, ecco di seguito le 13 fotografie selezionate dalla giuria e premiate della Prof.ssa Marina Brambilla, Rettrice Eletta dell’Università degli Studi di Milano, nel corso dell’evento “Obiettivo Clima”:

 

▶ Guarda la registrazione della premiazione. 

 

1° Classificato: The Warmth of a Glacier, Edoardo Testa. 

Località: Cima del Rocciamelone – Ghiacciaio del Rocciamelone (Val di Susa, TO, Piemonte)
Spiegazione: Io e il mio amico Carmine abbiamo assistito a un’alba spettacolare sul Ghiacciaio del Rocciamelone che purtroppo è stato svuotato dalle alte temperature. La vista ci ha regalato emozioni contrastanti.

 

2° Classificato: GHIACCIAIO PRESENA 16/08/2024: L’ALBA DEL DOMANI…, Daniele Sabateri

Località: GHIACCIAIO PRESENA – ARRIVO CABINOVIA PRESENA 3.000 m. s.l.m

Spiegazione: L’immagine ritrae i teli geotessili utilizzati a copertura del Ghiacciaio del Presena per tentare di rallentarne lo scioglimento. Rappresenta un tentativo dell’uomo di lottare per porre rimedio agli inevitabili cambiamenti climatici causati dall’uomo stesso.

 

3° Classificato: Aspettando l’inverno, Emilio Ricci

Località: Parco Nazionale dello Stelvio

Spiegazione: I cambiamenti climatici e l’ormai cronica scarsità di precipitazioni nevose sull’arco Alpino stanno mettendo in serio pericolo gli animali che fanno del mimetismo la loro fonte di sopravvivenza, in questo caso si vede un ermellino totalmente bianco costretto a sopravvivere in ambiente alpino senza alcuna traccia di neve esponendolo così alla vista dei predatori. Questo problema vale anche per la lepre variabile e la pernice bianca.

 

4° Classificato: I Ghiacciai fondono, le morene fioriscono, Giulia Tomasi

Località: Pian di Neve, vedretta del Mandrone (TN) 2 settembre 2024

Spiegazione: I ghiacciai alpini, ormai in ritirata, lasciano spazio alla colonizzazione vegetale composta inizialmente da muschi e licheni che gradatamente preparano il terreno alle altre piante, provenienti da quote più basse e in fuga dal clima sempre più caldo. In primo piano risaltano i fiori gialli del Doronicum clusii, specie tipica dei ghiaioni e delle pietraie delle montagne alpine silicee, ma altre varie specie in fiore caratterizzano la morena che solo da qualche anno è emersa dal ghiacciaio. Sullo sfondo il ponte metallico che l’uomo ha dovuto costruire per oltrepassare il laghetto formato dall’acqua di fusione del ghiacciaio.

 

5° Classificato: In snow we trust(ed), Paolo Cavallanti

Località: L’impianto sciistico di Pian del Poggio (PV)

Spiegazione: Ritengo che l’immagine sia particolarmente significativa nell’espressione dell’adattamento ai cambiamenti climatici in quanto la località rappresentata nella foto è la località sciistica di Pian del Poggio in provincia di Pavia. Quest’area sciistica conobbe l’apice del successo a cavallo degli anni ’80 con una posizione che consentiva agli skiatori provenienti dal Pavese, dal Milanese e anche dal vicino Piemonte di fare poca strada e trovare la neve per almeno 3 mesi all’anno. A partire dai primi anni 2000 la stazione sciistica ha subito un lento declino dovuto alle conseguenze del cambiamento climatico in atto, che impedisce un innevamento continuativo. Da allora la stazione ha conservato un solo impianto di risalita che viene utilizzato prevalentemente nella stagione estiva per la MTB ed il downhill.

 

6° Classificato (a pari merito): Il castello che fonde, Simone Valzasina

Località: Ghiacciaio Fellaria, Valmalenco (SO)

Spiegazione: Uno dei ghiacciai più esposti all’overtourism affronta con stanchezza l’ennesima stagione di fusione. In questa mite giornata di mezza estate, il fronte di ghiaccio si erge sulla laguna come un castello assediato da un nemico invisibile. L’esito di questa battaglia appare ben chiaro.

 

6° Classificato (a pari merito): New beauty following glacier retreat, Michele Eugenio D’Amico

Località: Chüeboden Gletscher and Gerenpass (Ticino, Switzerland)

Spiegazione: Il ritiro dei ghiacciai è uno dei risultati più visibili del cambiamento climatico nelle regioni montane di tutto il mondo; con il ritiro dei ghiacciai, i paesaggi liberati si arricchiscono talvolta di bellezze effimere, come gli iceberg del lago Gletscher di Chüeboden.

 

8° Classificato (a pari merito): In montagna come al mare, Mazzoni Enus

Località: Alpe Campagneda, Val Malenco, Comune di Lanzada (So)

Spiegazione: Non solo gli elementi che caratterizzano la flora dell’ambiente montano alpino sono in una fase di adattamento rispetto le recenti condizioni climatiche ma anche la fauna: il disturbo antropico può assumere caratteri paradossali e goliardici come in questa immagine che ho intitolato ” in Montagna come al Mare”.

 

8° Classificato (a pari merito): Nascita e morte, Luca Mazza

Località: Punta dei camosci, 3044 mtslm
Spiegazione: Con questa foto volevo rappresentare il riscaldamento globale con lo scioglimento del ghiacciaio del Gries.

 

10° Classificato: Ghiacciaio Presena, Bagonzi Sara

Località: Ghiacciaio Presena
Spiegazione: da alcuni anni su questo residuo di ghiacciaio a 3.000 metri tra Lombardia e Trentino AA si posizionano teli per preservare la neve in estate. E’ una misura estrema, costosa e non risolutiva ma che segnala un piccolo impegno per adattarsi all’inevitabile scioglimento dei ghiacci.

 

11° Classificato: Neve virtuale, Teruzzi Maurizio

Località: Monte Scanapà, Castione della Presolana (BG)


Spiegazione: Il cambiamento climatico obbliga ormai, nella fascia di media montagna, all’innevamento artificiale per poter praticare un minimo di sport invernali. Costoso e invasivo intervento antropico sull’ambiente che personalmente non credo possa essere sostenibile a lungo.

 

12° Classificato: Storie di resilienza e perseveranza, Lisella Concetta

Località: Serra di Crispo, Terranova di Pollino (PZ), Basilicata, Italia.
Spiegazione: Il pino loricato (P. heldreichii var. leucodermis) è una specie diffusa nella penisola balcanica ed è presente in aree isolate e limitate nell’Italia meridionale. In particolare, cresce sull’Appennino Lucano-Calabro a quote oltre le quali non è possibile rinvenire altre specie arboree. Simbolo di resistenza e longevità: nonostante le condizioni climatiche avverse e la pressione antropica, il pino loricato ha continuato a prosperare in quest’area circoscritta.

 

13° Classificato: Rhone Glacier, Ricciardi Lia

Località: Ghiacciaio del Rodano, in Svizzera.
Spiegazione: Dietro a questo bel gruppetto di margherite, è ben visibile come il ghiacciaio del Rodano abbia subito nel corso degli anni un cambiamento sempre più significativo dovuto all’innalzamento delle temperature.

 

 


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