Il 21 maggio 2016 dalle 10.30 alle 12.30, presso l’Accademia dei Concordi di Rovigo,
il Centro Studi Storico Militari sulla Grande Guerra “Piero Pieri” e l’Associazione WW1 – dentro la Grande Guerra presentano l’evento:
Maria Antonietta Avanzo, prima pilota d’auto da corsa in Italia (originaria di Contarina – Rovigo), e Michela Cerruti, la pilota italiana più forte al mondo, dialogano in un’inedita “staffetta” digitale -100/+100, dalla Grande Guerra a oggi.
Ė l’occasione per conoscere e interpretare in modo contemporaneo le professioni e scoprire nuovi percorsi, prima di tutto di consapevolezza e cultura della propria evoluzione e identità.
“Pole Position” propone due Storie e un’ospite d’eccezione, Michela Cerruti – pilota di Auto GP che dialogherà con Luca Malin – biografo Maria Antonietta Avanzo originaria di Porto Viro (Rovigo).
Saranno presenti all’evento: Cristiano Corazzari, Assessore regionale al Territorio, Cultura e Sport Regione del Veneto, Massimo Bergamin, Sindaco di Rovigo, Col. Lorenzo Cadeddu e Nadia Grillo – Centro Studi Storico Militari sulla Grande Guerra “Piero Pieri”, Emanuela Zilio e Chiara Masiero Sgrinzatto – Associazione WW1 – dentro la Grande Guerra.
L’evento rientra nelle attività del progetto “Donne Si Fa Storia” realizzato anche grazie al sostegno della Regione del Veneto nell’ambito delle iniziative dedicate al Centenario della Grande Guerra.
Nel corso dell’evento sarà presentato anche il video “Donne Si Fa Storia” con musiche originali scritte e orchestrate dal compositore Francesco Sartori (moltissime le sue canzoni tra cui ricordiamo la conosciutissima “Con te partirò” composta per Andrea Bocelli) e il Maestro Diego Basso che recentemente ha diretto l’Orchestra per il trio “Il Volo” nel tour italiano e americano e la voce solista di Elivira Cadorin.
Francesco Sartori, Diego Basso ed Elvira Cadorin saranno presenti all’evento.
Il progetto vuole proporre un racconto e una visione della Prima Guerra Mondiale diversa e nuova, nella consapevolezza che la storia è vissuta e costruita non solo da uomini, ma dalle persone, indipendentemente dal genere e che, ciascuno di noi è parte integrante della storia. Mettere in luce il passaggio, avvenuto nell’ultimo secolo, da “storia di ieri” a “vita di oggi” – passaggio di cui le donne sono “testimonial” di una nuova sensibilità – significa anche far conoscere alle nuove generazioni nuove opportunità professionali. Oggi la conoscenza, la condivisione e il lavoro di rete possono dar vita a un modello di sviluppo e gestione in cui processi, problematiche e innovazione vengono fatte a più mani, mettendo a sistema sguardi, capacità e culture diverse e portando quindi il beneficio di una mente collettiva. Un modello in cui se una delle parti vince, vincono sempre anche tutte le altre.
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