La coltivazione dello zafferano nell’arco alpino

L’Università della Montagna propone attraverso i propri progetti di ricerca, spunti per stimolare i coltivatori ma anche i semplici hobbisti per rivalutare l’agricoltura nelle aree montane. Proprio in queste aree, dove la multifunzionalità agricola gioca un ruolo determinante nella sostenibilità delle produzioni di montagna, l’inserimento della coltivazione dello zafferano trova eccellente collocazione come coltura strategica, nell’ottica di valorizzazione del patrimonio agricolo montano.

Lo zafferano si presta bene come coltura complementare da affiancare sul territorio alle coltivazioni già presenti, essendo capace di generare un buon rientro economico anche se coltivato in appezzamenti piccoli o marginali. Unimont fornisce ai coltivatori il supporto necessario sia per definirne la qualità sia per ottimizzare il processo produttivo.

Il sistema agroalimentare sostenibile è costituito da nicchie di mercato rappresentate da prodotti caratterizzati da un impatto mediatico minore che spiccano grazie alle loro qualità. Qualità che in particolare hanno permesso allo zafferano prodotto nelle vallate di essere venduto al dettaglio come spezia ed allo stesso tempo di riscuotere successo nell’ambito del turismo gastronomico.


Anno inizio
2011
Partenariato
  • Fondazione della Comunità Bresciana Onlus
  • Unimont/Unimi
  • Divet (Dipartimento di Scienze Veterinarie e Sanità Pubblica)
  • Expo
  • MIUR
  • Fondazione Fojanini di Studi Superiori (SO)
  • Val.Te.Mo
Ente finanziatore
Centro Ge.S.Di.Mont, UNIMONT - Università della Montagna (Università degli Studi di Milano)
Capofila
Centro Ge.S.Di.Mont, UNIMONT - Università della Montagna (Università degli Studi di Milano)
Team

Anna Giorgi, Sara Panseri, Luca Giupponi

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