Ricerca di composti bioattivi sui recettori TRP in piante montane

L’uso di piante spontanee e coltivate nella gastronomia locale, in erboristeria e medicina tradizionale è ben consolidato tra i consumatori, come anche la conoscenza delle loro proprietà benefiche per l’organismo. Oltre alla presenza di composti che esplicano effetti generici sull’organismo, la scienza è ora in grado di individuare nei composti naturali nelle piante dei target molecolari specifici e di studiarne gli effetti sui percorsi metabolici sia in vitro che in vivo. Di particolare interesse in campo alimentare è l’individuazione di composti attivi su recettori gustativi e somatosensoriali della famiglia TRP ion channels. Questi infatti da una parte regolano la percezione gustativa influenzando le scelte alimentari dei consumatori, dall’altra sono correlati a effetti specifici sull’organismo tra cui la regolazione dell’appetito e i processi digestivi (nutrient sensing) e la nocicezione (percezione delle sensazioni dolorose). Obiettivo generale del progetto è quello di valorizzare la filiera delle erbe e delle piante alimentari locali attraverso la produzione di ingredienti vegetali con attività biologica specifica su TRPs. Il progetto intende valorizzare il patrimonio di erbe e piante alimentari, sia di origine locale che globale, attraverso la produzione di ingredienti attivi in cui le attività biologiche specifiche dei fitocomposti siano individuate e valutate quali e quantitativamente attraverso l’uso di saggi molecolari e tecniche avanzate.

Tra le piante spontanee già individuate sul territorio una molto promettente è l’ERISMO (Sisymbrium officinale L., erba cornacchia comune, Brassicaceae). L’erisimo è ricco di glucosinolati, composti dal sapore leggermente amaro e pungente attivi sul recettore somatosensoriale TRPA1. Questi composti hanno proprietà antiinfiammatorie e preventive nel confronto di molte patologie, inclusi alcuni tipi di tumore. Sono noti gli usi medicinali dell’erisimo nel trattamento di mal di gola e in particolare delle patologie delle corde vocali, raucedine e afonia, per cui la pianta è detta “erba del cantante”. Numerosi prodotti commerciali sono reperibili in farmacia ed erboristeria. Sono noti (anche se ormai quasi scomparsi) anche alcuni usi alimentari tradizionali; le cime hanno un sapore leggermente pungente (da cui il nome inglese “mustard hedge”).


Anno inizio
2017
Ente finanziatore
Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali - Produzione, Territorio, Agroenergia (DiSAA), Università degli Studi di Milano
Anno fine
2017
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