Lo studio della frequentazione e occupazione delle Alpi da parte dell’uomo antico si intreccia di necessità, e in modo sistemico, con quello delle basse quote e della pianura. La consapevolezza che le Alpi non sono mai state una barriera ma un margine osmotico e in stretta relazione storica e funzionale con i territori circostanti si fa tuttavia strada con una certa lentezza. Concorrono a questa criticità molte ragioni oggettive (la “difficoltà” delle ricerche in territori spesso impervi, la relativa scarsità di centri di ricerca, le particolari condizioni di conservazione dei depositi archeologici etc.) e soggettive (la percezione, da parte di molti studiosi, che quella alpina sia una archeologia “povera”). Il seminario è orientato a presentare le caratteristiche della ricerca archeologica in area alpina, nelle sue declinazioni di archeologia di montagna e di archeologia glaciale, esponendo i criteri e i metodi che la informano, e presentando una serie di casi-studio esemplari tra cui quello, notissimo, dell’Uomo venuto dal ghiaccio, la mummia di 5300 anni fa scoperta nel 1991 presso il Giogo di Tisa in Val Senales, al confine tra Italia e Austria.
Anna Giorgi – Università degli Studi di Milano, polo UNIMONT
Umberto Tecchiati – Dipartimento di Beni culturali e ambientali, Università degli Studi di Milano – PrEcLab (Laboratorio di Preistoria, Protostoria ed Ecologia preistorica) – Centro di Ricerca Ges.di.Mont