Quarto appuntamento della rassegna letteraria racCONTA LA MONTAGNA VI Edizione – A.A. 2022/2023
È venuto al mondo nel 1933, in un piccolo broncio di mondo. In una cascina di regione Partôr appartenuta a sua madre e al padre di sua madre, i Bundëjs – Bondesio, in italiano. È nato la notte di San Lorenzo, proprio mentre una stella solcava il cielo. Bjula è l’ultimo dei Bundëjs, il settimo di sette fratelli e sorelle. A quindici anni era già alto uno e ottanta, lungo e flessuoso, come una betulla. Da quella terra è partito e ha girato il mondo in cerca del più tenero futuro. Ha cambiato lavori e città, ha attraversato terre lontane in cerca delle sue origini, ha bevuto, amato, vissuto mille vite che non sono la sua – o forse sì. È diventato altri, altro in giro per il mondo. Da Venezia a San Pietroburgo. Da Montréal alla Costa Azzurra. In teatro e attraverso la Transiberiana. Insieme a Brodskij e a Don Chisciotte.
Un racconto lungo un secolo che segue il cammino delle betulle e intreccia molte vite. Alla fine tutti insieme si ritorna a casa. Ci torna anche il lettore, in compagnia di chi ha scritto la storia di Bjula e Lerbie Kane, di Blanche e Matilde, di Meku e Unurin. La loro storia, in fondo, è la sua storia. Può essere anche la tua.
Nato a Torino nel 1957, è scrittore, poeta e giornalista. Vive a Torino e collabora con «la Repubblica» e Radio Rai. Tra i suoi libri recenti: Premessa per un addio (NNE), Se dico radici dico storie (Laterza), Mappamondi e corsari (Interlinea), La vita non fa rumore (Mondadori) e Il giorno perduto (66thand2nd, con Anthony Cartwright).