Le api hanno un ruolo agro-ecosistemico essenziale ma sono purtroppo sempre più in pericolo a causa dei mutamenti climatici e delle crescenti pressioni antropiche. L’apicoltura si rivela quindi fondamentale, soprattutto per quanto riguarda i territori montani, dove gli apicoltori rivestono un importante ruolo di presidio del territorio e custodiscono la biodiversità realizzando inoltre un prodotto nutraceutico di eccellenza.
Il tavolo di lavoro si propone di discutere criticità e punti di forza dell’apicoltura in montagna, partendo dai risultati di un recente studio di caratterizzazione del millefiori alpino.
17.00 –17.15 | Saluti istituzionali
Anna Giorgi – Direttore del centro di ricerca GESDIMONT – Polo UNIMONT – Sede di Edolo dell’Università degli Studi di Milano
Alessandro Panza – Membro della Commissione sviluppo regionale del Parlamento Europeo
17.15–18.00 | Il millefiori di montagna: i risultati di uno studio
Team del C.R.C.GESDIMONT (Sara Panseri, Luca Giupponi, Valeria Leoni, Radmila Pavlovic), dell’Università del Piemonte Orientale (Elia Ranzato, Simona Martinotti) e della Fondazione Fojanini (Carla Gianoncelli)
18.00–18.20 | L’apicoltura in montagna a presidio del territorio
Daniele Biazzi – Responsabile Slow Food del Presidio “Mieli di alta montagna alpina” per la Lombardia
18.20-19.00 | Le associazioni apistiche raccontano punti di forza e difficoltà
Giacomo Prina – Presidente Associazione Produttori Apistici delle Vallate Ossolane (Provincia del VCO); Giampaolo Palmieri – Tecnico Apistico, già Presidente e Socio Fondatore dell’Associazioni Produttori Apistici Provincia di Sondrio, Vicepresidente della API-Sondrio Società Cooperativa; Giovanni Tosana – Presidente Biodistretto Vallecamonica -apiario didattico di Edolo; Peter Moltoni – Apilombardia
Per gli studenti iscritti al corso di laurea in Valorizzazione e Tutela dell’Ambiente e del Territorio Montano il seminario vale 0,25 CFU