Ragazzi e ragazze appassionati di allevamento, chi per tradizione, chi per scelta. Capre, vacche, pecore, da latte, da carne e persino “da compagnia” fanno da sfondo alle loro storie. C’è chi vive di allevamento, chi sta facendo di tutto per iniziare un’attività e chi invece è costretto a mantenere questo aspetto alla voce “hobby”. Attraverso le loro parole, raccolte tra il 2010 ed il 2012 in Piemonte, Val d’Aosta, ma anche con contributi da altre parti d’Italia pervenuti attraverso il web, si va alla scoperta di un mondo dove non ci sono i giovani bamboccioni, ma persone che si rimboccano le maniche e si danno da fare per coronare il loro sogno attraverso un mestiere che concede poco o nulla al tempo libero. Ma le soddisfazioni sono altre: vedere gli animali che stanno bene, vederli pascolare liberi in alpeggio, assistere alla nascita di un vitello, di un capretto.
Nata nel 1977 a Torino, ha sempre abitato a Cumiana, vicino a Pinerolo.
Si laurea in Scienze Forestali ed Ambientali nel 2001.
Si interessa di botanica, fotografia, etnologia, architettura tradizionale alpina.
Dal 2003 al 2004 censisce, per incarico della Regione Piemonte, gli alpeggi nelle province di Torino e Cuneo. Da questa esperienza deriva un interesse per la vita che gira attorno al pascolo e all’alpeggio, parlando con i pastori, comprendendone la vita, il lavoro, le problematiche. Da qui l’interesse che la porta a seguire le greggi, per documentarne e raccontarne i percorsi.
Da un paio d’anni si definisce pastora part-time, affiancando alle altre attività la pratica della pastorizia insieme al suo compagno di vita.
Ha scritto “Pum pien” (Alzani Editore), “Dove vai pastore? Pascolo vagante e transumanza nelle Alpi Occidentali agli albori del XXI secolo” (Priuli e Verlucca Editore), “Vita d’alpeggio. Cultura, tradizioni e prodotti dalla Valle Tanaro alle valli del Canavese” (Blu Edizioni), “Intelligente come un asino, intraprendente come una pecora. Storie di animali, allevatori e montagna” (L’Artistica Editrice), “Di questo lavoro mi piace tutto. Giovani allevatori del XXI secolo, la passione per combattere la crisi” (L’Artistica Editrice, 2012).