4-5 febbraio 2020, Lione, Francia – UNIMONT – polo d’Eccellenza dislocato ad Edolo dell’Università degli Studi di Milano ha preso parte al lancio dell’anno di presidenza francese della strategia europea per la Regione Alpina (EUSALP). Il polo UNIMONT, sin dall’inizio della strategia EUSALP, nel gennaio 2016, supporta Regione Lombardia nella leadership del Gruppo di Azione 1. Anna Giorgi, direttrice del Centro di Ricerca di UNIMONT e leader del Gruppo di Azione 1, partecipa negli stessi giorni al primo meeting di coordinamento degli Action Groups per definire le priorità di lavoro per il prossimo triennio.
Si è da poco concluso l’evento di apertura dell’anno di presidenza francese di EUSALP con il motto “Together for a greener Alpine Region”. Tante le tematiche affrontate durante l’evento: la necessità di promuovere il ruolo della Regione Alpina come laboratorio per lo sviluppo sostenibile, il ruolo del turismo montano e delle filiere agro-alimentari per lo sviluppo del territorio.
Anna Giorgi dichiara: “EUSALP è un processo sfidante e complesso, perché si basa sul concreto avvio di azioni di collaborazione, condivisione e allineamento tra i 7 Stati e le 48 Regioni Alpine. Il processo è quanto mai strategico per la competitività di una delle aree più attive e produttive dell’Unione Europea. Un vero laboratorio dove sperimentare modelli di sviluppo che sappiano coniugare crescita e tutela delle risorse naturali di cui le Alpi, al centro della Regione Alpina, sono ancora importanti custodi. La competitività della Regione Alpina dipende dalla capacità di valorizzarne tutti gli aspetti e le risorse, riducendo il divario socio-economico tra aree di pianura e aree di montagna, alleate nel comune obiettivo di dar voce alle proprie vocazioni, in un vicendevole e proficuo scambio di know-how e risorse. In questo solco UNIMONT lavora da oltre 20 anni, oggi testimonianza di successo della possibilità di creare “ponti” efficaci tra città e villaggi di montagna, puntando su tecnologia, innovazione e sui tanti giovani che sempre più spesso e in tutta italia vogliono vivere e lavorare tra i monti. Un modello unico, da capitalizzare in chiave europea”.