L’Università degli Studi di Milano ha partecipato, con il suo Centro di Ricerca Ge.S.Di.Mont. di UNIMONT – polo d’Eccellenza dell’Università degli Studi di Milano – alla seconda edizione di “Climbing for Climate – CFC“, iniziativa promossa dalla RUS (Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile) col patrocinio della direzione nazionale del Club Alpino Italiano, coordinata a livello lombardo dall’Università degli Studi di Brescia, in collaborazione con la Sezione CAI di Brescia, con il patrocinio del CRA2030 (Centro di Ricerca e Documentazione di Ateneo per l’Agenda dello Sviluppo Sostenibile 2030) e di S4S (Students For Sustainability).
Nella splendida cornice naturale della Conca del Lago Baitone (leggi qui il comunicato stampa dell’iniziativa) – situata nel massiccio dell’Adamello, nel rispetto delle stringenti normative anti-Covid19, si è svolta un’ escursione che partendo dal rifugio Premassone, passando dai Rifugi Baitone, Tonolini e Gnutti, ha visto impegnati docenti, ricercatori, studenti e tecnici in 17 chilometri di cammino, quasi mille metri di dislivello fra scenari d’alta montagna magnifici, che portano però i segni dei profondi mutamenti causati dal cambiamento climatico in atto.
Proprio questi i temi trattati nel confronto tra studiosi ed esperti durante l’escursione e, al rientro, al rifugio Premassone, nei due seminari tenuti da ricercatori impegnati in attività di ricerca e didattica presso il Polo UNIMONT, ovvero il prof. Giorgio Vacchiano che ha parlato delle cause ed effetti della tempesta Vaia – che ha duramente colpito la zona circostante il rifugio – e la dr.ssa Rachele Stentella, che è intervenuta sul tema della fitodepurazione nei rifugi di montagna.
L’importanza della presenza di un polo universitario come UNIMONT in montagna quale azione concreta ed efficace per contrastare l’abbandono di questi territori coniugando salvaguardia e valorizzazione, è stata testimoniata anche in quest’occasione dall’incontro di studenti UNIMONT in tutti i rifugi visitati – giovani appassionati e impegnati, durante la pausa universitaria estiva, in un’attività importante come la collaborazione alla gestione di presidi d’alta quota essenziali alla fruizione consapevole e in sicurezza dell’ambiente montano come i rifugi – nonché dalla possibilità di assaggiare ottimi prodotti di malga realizzati da giovani nuovi imprenditori di montagna laureatisi presso il polo UNIMONT.
La giornata si è conclusa con la sottoscrizione dell’Appello per la protezione e la valorizzazione territoriale da parte del professor Francesco Castelli – Prorettore dell’Università di Brescia, della prof.ssa Anna Giorgi – direttrice del polo UNIMONT dell’Università degli Studi di Milano, dell’Ing. Angelo Maggiori – presidente CAI Brescia, dell’Ing. Gian Battista Pasquini – Sindaco di Sonico: un impegno alla collaborazione per promuovere lo sviluppo sostenibile dei territori montani.
La Prof.ssa Anna Giorgi alla Firma dell’Appello per la protezione e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale.